9 febbraio 1955: nasce ufficialmente il Rotary Club di Castellammare-Sorrento.

 La carta istitutiva è firmata dai Presidenti Internazionali A. Z. Maker e Gian Paolo Lang e dal Governatore del Distretto 87° Omero Ranelletti. Il Club abbraccia un’ampia area territoriale che comprende Castellammare, Gragnano, Lettere, Santa Maria la Carità, Pimonte, Agerola, Pompei, Torre Annunziata, Torre del Greco, Sorrento, Capri.

Presidente del Club viene eletto all’unanimità il comm. dott. Francesco Monti, Segretario il prof. Catello Sorrentino, Prefetto il gr. uff. Giovanni Galati che resterà in carica ininterrottamente sino al 1975. Ventisei i soci. Con Francesco Monti vanno ricordati gli altri fondatori del Club: Catello Sorrentino, Agostino Schisano, Armando Desideri Caveglio, Giovanni Galati, Pietro Angrisano, Almerigo Gargiulo, Nicola Ferace, Umberto Giannettoni, Giuseppe Monti

Nel 57-58 la presidenza del Club passa ad Agostino Schisano e negli anni successivi si susseguono Catello Sorrentino e di nuovo Francesco Monti nel biennio 60-61 e 61-62. Poi il timone passa al prof. Raffaele Calvanico nel biennio 62-63 e 63-64. Il 5 dicembre 1964 nei saloni delle Nuove Terme Stabiane al Solaro si festeggia il decennale del sodalizio. Il secondo decennio si apre con il dott. Bartolo Quartuccio alla presidenza. Il 23 aprile del ’64 viene organizzato il V Convegno Interdistrettuale della Gioventù che riscuote grande interesse

Nel 67-68 la presidenza passa a Francesco Cosenza e nel 69-70 all’ing.Ugo Sbrana. Ed è proprio nel gennaio del 1969 che viene fondato il Rotaract Club, alla presidenza del quale viene chiamato il giovanissimo Giovanni de la Ville sur Illon. Nel 1972, presidente l’avv. Giovanni degli Uberti, ha luogo a Castellammare il Congresso del Distretto 190.

Nel 1973 – alla presenza del Governatore Siciliani – il Club offre al preside prof. Libero d’Orsi una medaglia d’oro con incisa la Medusa in riconoscimento dei suoi alti meriti culturali e civili ed a testimonianza dell’interesse del Rotary per gli scavi dell’antica Stabiae. E’ dello stesso anno l’elaborazione di un progetto architettonico da realizzare sul pianoro di Varano, che viene donato al Comune di Castellammare.

Il 20 dicembre del 1974 il Club festeggia i suoi primi vent’anni di attività. Negli anni 75-76 la presidenza passa al prof. Giuseppe Schisano e viene costituito, gemmato dal Club di Castellammare, il R.C. di Torre del Greco-Comuni Vesuviani.

Nel maggio ’77 il Club stabiese organizza un importante Convegno Campano dei Club Rotary, Lions e Panathlon sulle problematiche Europee.

Nello stesso anno il Distretto 190 diventa 210. Con Elio Luise alla presidenza il Club partecipa al Congresso Distrettuale di Pugnochiuso ed al Forum di Torre del Greco con un intervento – di grosso spessore – di Antonio Carosella.

Il venticinquesimo anniversario della fondazione del Club viene festeggiato dal presidente Carlo Alberto Miele.

L’8 dicembre 1979 si costituisce l’Inner Wheel Castellammare-Sorrento e Giovanna Carosella viene eletta presidente.

Negli anni 81-82 ed 82-83, presidente Antonio Carosella, il Club organizza a Sorrento il V Congresso Distrettuale, sul tema “Il senso dello Stato”. Sempre a Sorrento ha luogo il Forum Regionale con la partecipazione del Governatore Domenico D’Agostino; relatore è il prof. Francesco Paolo Bonifacio, Ministro di Grazia e Giustizia e socio del Club, sul tema “L’Emergenza Istituzionale”.

Presidente degli anni 83-84 e 84-85 è Antonino Fiorentino che festeggia il trentennale del Club. Nel 1985 viene eletto presidente il prof. Pasquale Leonetti e l’anno successivo l’indimenticato Alfonso Cimmino, che organizza la prima edizione della Premiazione degli Alunni Meritevoli, manifestazione divenuta negli anni un fiore all’occhiello del Club.

Ad Alfonso succede Luigi Aracri e nel suo anno viene costituito, sempre gemmato dal Rotary stabiese, il Club Pompei-Oplonti-Vesuvio Est. Nel 1989, con Raffaele Scarpati alla presidenza, viene costituito il Rotary Club di Capri. A Scarpati succede Franco Civita e poi Nicola Festino, che organizza il Seminario distrettuale della Rotary Foundation con la regia del PDG Francesco Tatò. Nello stesso anno nasce, ancora dal sodalizio stabiese, il Club di Sorrento e viene organizzato il gemellaggio con il Club finlandese di Keuru, con un indimenticabile viaggio in Finlandia, cui partecipano numerosissimi Rotariani, anche di altri Club.

L’anno successivo la presidenza passa a Rino Amato e poi nel 92-93 torna ad Elio Luise, decano dei soci,che festeggia il 75°anniversario della fondazione del Rotary International.

Nel 93-94, con Giovanni de la Ville sur Illon alla presidenza, il Rotary entra come socio fondatore nella Fondazione antiusura Exodus, promossa dalla generosità dell’indimenticato avv. Luigi De Simone e nasce la “Festa del Mare”, che diventerà un tradizionale appuntamento estivo con i Club vicini.

Si organizzano due importanti Interclub, il primo con i Club di Sorrento, Nocera-Sarno, Pompei-Oplonti-Vesuvio Est, Torre del Greco, Ottaviano, sull’istituzione del nuovo Tribunale di Torre Annunziata, ed il secondo con Isola di Capri, Isola d’Ischia, Torre del Greco-Comuni Vesuviani, Ottaviano, Pompei-Oplonti-Vesuvio Est e Sorrento, sul tema “La donazione degli organi a fine trapianto: aspetti clinici, etici, medico-legali”.

Nel febbraio ’94 si svolge un incontro-dibattito con i rappresentanti del R.C. di Sorrento, Torre del Greco, Pompei-Oplonti Vesuvio Est, su: “Il Rotary negli Enti locali”, coordinato da Antonio Carosella, Salvatore Ruggiero e Nicola Festino.

Il quarantennale del Club viene festeggiato, l’anno successivo, dal presidente Francesco Paolo De Rosa, con un’apposita pubblicazione. Nel corso dell’anno, vanno ricordati gli Interclub con Pompei-Oplonti, Torre del Greco, Ottaviano, Valle Caudina, Aversa, Sessa Aurunca, Napoli-Est e Benevento, nonché la partecipazione all’Assemblea di Paestum, al Congresso del Distretto 2100 a Sorrento, al Forum distrettuale di Taranto.

Con Antonio Vozza alla presidenza, s’intensificano i rapporti con il Rotaract e l’Interact e si concretizza l’idea del gemellaggio con il club di Melfi, con la visita di un folto gruppo di soci a Melfi nel novembre del 1995 e quella dei consoci di Melfi a Castellammare nel maggio 1996.

L’anno successivo Antonio Quartuccio dedica molti sforzi all’affiatamento tra i soci e pone particolare attenzione ai rapporti con le pubbliche Amministrazioni. Antonio organizza la prima edizione del Premio Stabiesi illustri, consegnando l’ambito attestato alla concittadina Laura De Fusco, famosa pianista di fama internazionale. Nel suo anno, il Club ha l’orgoglio di vedere la nomina a Governatore per l’anno sociale 1998-1999 dell’illustre consocio Antonio Carosella.

L’anno di presidenza di Salvatore Iovieno rimane indimenticabile per la creazione del “Premio Stabie di Archeologia”, accompagnata dalla pubblicazione di una brochure “Stabiae: Guida agli Scavi”, realizzata in collaborazione con la locale direzione del sito archeologico.

L’anno sociale 1998-99, presidente Ugo Crisuolo, si connota per un forte impegno sul territorio, al fine di approfondire la conoscenza reciproca fra il Club e le realtà politiche, economiche, sociale e culturali della Città e dei Comuni viciniori. Si ricorda inoltre la ristampa anastatica del volume di Catello Parisi “Cenno Storico-Descrittivo della Città di Castellammare di Stabia”, pubblicato a Firenze nel 1842.Si tiene il primo concerto di Pasqua e un’importante edizione del RYLA, nonché il Forum distrettuale su “Scuola e Formazione”.

Anche Guido Amato, l’anno seguente, pone l’attenzione sui problemi legati al territorio e svolge un proficuo lavoro nei rapporti con i Club vicini, organizzando numerosi Interclub, tra i quali quello con il Club di Roma Sud; tenta inoltre di avviare un discorso per favorire la creazione di un teatro stabile nella Città, in onore del nostro concittadino Raffaele Viviani.

Maurizio Santoro porta il Club ad interessarsi delle nuove iniziative turistico-industriali in cantiere sul territorio ed organizza un importantissimo convegno con la partecipazione delle maggiori realtà economiche e dei Dirigenti della Banca D’Italia sui problemi del “Changeover Euro”.

Vincenzo Arienzo, nel 2001-2002, svolge vari interclub, promuove la divulgazione del progetto RAS, teso alla valorizzazione del patrimonio Archeologico di Stabiae, e realizza un convegno sulla difesa dell’ambiente e la tutela del territorio da cui prende avvio l’adesione del Distretto 2100 all’AERA. Premia, come Stabiese illustre, la dott.ssa Lilia Talarico, ematologa di fama internazionale operante negli Stati Uniti.

Il compianto Enrico De Simone, da grande educatore, dedica molto spazio ai giovani del Rotaract e dell’Interact, e caratterizza il suo anno con una serie di relazioni ed interventi dedicati all’arte in tutte le sue manifestazioni. Conferisce il Premio Stabiesi illustri al Gen. Giorgio Piccirillo, Capo di Stato Maggiore dell’Arma dei Carabinieri.

Stefano Lauro dà spazio al progetto Camerun, ai problemi della Sanità, organizza un Interclub con Pompei sui beni archeologici e svolge un importante relazione al Forum di Sorrento su “Il Rotary per l’uomo: tutela, studio e lavoro”. Premia inoltre, come stabiese illustre, S.E. Gianfranco Verderame, ambasciatore d’Italia prima a Budapest e poi ad Algeri.

L’anno successivo, quello di Emilio Talarico, è interamente connotato dalle contemporanee celebrazioni del Cinquantenario del Club e del Centenario del Rotary. La ricorrenza viene solennizzata con la pubblicazione di un volume, con un convegno tenuto all’interno degli scavi di Varano e con la donazione agli scavi stessi di venti pannelli didattici, in italiano ed inglese, da collocare nei punti di maggiore interesse delle ville di Arianna e del S.Marco. Il presidente Talarico firma inoltre il protocollo d’intesa con Sorrento per la realizzazione del Progetto Togo.

L’anno di Mario Afeltra è caratterizzato dagli incontri mensili con le Amministrazioni dei Comuni compresi nel territorio del Club, e dall’impegno sui temi della legalità, delle riforme istituzionali e della giustizia, che culmina con il Convegno “La riforma dell’ordinamento giudiziario”, con la partecipazione del Ministro di Grazia e Giustizia. Da ricordare infine l’Interclub con i soci di Potenza, in visita ai nostri scavi archeologici di Stabiae.

Giuseppe Centonze, nel 2006-07, dedica ampio spazio al territorio, dal punto di vista geografico e ambientale, storico e culturale, amministrativo, economico e religioso. Conferisce il “Premio Rotary per Citta” all’insigne poeta stabiese avv. Gaetano Pagano e realizza la ristampa anastatica del romanzo “Generosa” di Matteo M. Rispoli.

Pasquale Guida, da medico, dà largo spazio ai problemi della sanità, ma non trascura quelli della famiglia, del territorio, dei giovani. Svolge un’intensa attività per rinsaldare i rapporti tra i soci all’interno del Club e quelli con i club vicini, con i quali intrattiene una serie di interessanti e piacevoli incontri. Ha la soddisfazione di vedere la felice conclusione del Progetto Togo ed organizza l’indimenticabile gemellaggio con il Club di San Pietroburgo-Neva ed il viaggio per la visita all’Hermitage della mostra “Otium ludens” dedicata agli scavi di Stabiae.

Egidio Di Lorenzo, infine, svolge una frenetica attività per ringiovanire e rinvigorire il Club e mette in cantiere una serie di progetti locali e internazionali, tutti portati alla conclusione con successo: tra essi si ricordano il Progetto Sarno, per sensibilizzare i giovani sui problemi del disinquinamento del fiume, che vede la convinta partecipazione di numerosi istituti scolastici del comprensorio e di centinaia di ragazzi, il Progetto per creare ed allestire un’Aula di informatica nel Centro Antico della Città, il Progetto Senegal, per realizzare in quel Paese africano una Scuola di ricamo, taglio e cucito per le giovani locali.

Vincenzo Gaeta, nel 2009-10, continua l’opera di Egidio di ringiovanimento del Club. Memorabili nel suo anno di presidenza: l’incontro a Roma dei soci con Papa Benedetto XVI, il Forum Distrettuale al Crown Plaza sul tema “la pace fra i popoli attraverso l’integrazione culturale”, il Premio Stabiesi Illustri ai protagonisti dell’epopea del Canottaggio stabiese, l’incontro con la Scuola Mlilitare Nunziatella.

L’anno di presidenza di Vincenzo Amelina è caratterizzato da un’attività intensissima sia all’interno che all’esterno del Club; basti pensare ai nove interclub (un vero e proprio record) ed alla partecipazione a tutti i progetti distrettuali, in particolare quelli riguardanti il mare e le acque, culminata nel Forum distrettuale AERA a Castellammare e nel convegno nazionale ad Assisi. Da ricordare la partecipazione del Club alla consegna dei cannoni borbonici alla Città,la IVedizione del Progetto Sarno,la XXIIIedizione della Premiazione Alunni Meritevoli, il Premio Stabiesi Illustri assegnato all’attore Gianfelice Imparato. Fiore all’occhiello dell’anno resta comunque l’istituzione del Punto Rotary, nel centro antico di Castellammare, intitolato al Past President Emilio Talarico.

L’anno di presidenza di Andrea Ruggiero – che deve purtroppo registrare la perdita dei due soci storici Elio Luise ed Antonio Carosella – si connota per il forte impegno rotariano, nel rispetto delle regole e delle tradizioni del Club: non a caso, a fine anno, vede la luce la revisione dello Statuto e del Regolamento del Club, adeguato – quest’ultimo – alle nuove esigenze sociali, sulla base delle esperienze degli ultimi anni. Mentre continuano le consuete attività, in primo piano quella del Punto Rotary Emilio Talarico, il Club partecipa a manifestazioni importantissime, tra le quali il “Trofeo dei 4 castelli”, il Group Study Excange con il Distretto texano 5910, il Gemellaggio Inner Wheel tra i Distretti 210 Italia e 248 Bulgaria. Sul piano interno, continua l’impegno a favore del territorio, con la dotazione delle nuove cucine per la mensa della Parrocchia del San Marco e la donazione di uno spirometro al reparto di Pediatria dell’Ospedale S. Leonardo.

L’anno di presidenza di Erik Furno è caratterizzato dal forte impegno per il territorio e della rigorosa politica di contenimento delle spese.Continua intesa l’attività del Punto Rotary, il Club partecipa ad importanti iniziative, quali il progetto “UnaManoVelaDiamo”, il progetto Sarno e quello per dotare di defibrillatori le motovedette della Capitaneria di Porto.Interessanti e numerose le relzioni dei Soci, costante la collaborazione con Rotaract ed Interact. Oltre che al governatore in carica Marcello Fasano, il Club è anche visitato dai Past Marcello Lando e Francesco Socievole. L’anno sociale culmina con la visita del nuovo Arcivescovo di Castellammare, Mons. Francesco Alfano.

L’anno di Franco Martucci è di svolta per il Club, che perde alcuni storici soci ma si rinnova e acquisisce nuova linfa attraverso l’ingresso di nuovi soci giovani e motivati. Da ricordare, nel primo semestre, il Convegno sugli avvenimenti stabiesi del settembre 1943 e la visita a Roma a Papa Francesco; nel secondo semestre, la Giornata rotariana del Patrimonio culturale, presso la Fondazione RAS.

Durante la presidenza di Giancarlo Arienzo continua intensa l’attività del Punto Rotary, che vede per la prima volta come collaboratori anche professionisti esterni al Club. Si svolgono tre importanti Interclub, a Castellammare, Pompei ed Ercolano, per la valorizzazione del patrimonio archeologico, con la partecipazione dei Club interessati all’eruzione vesuviana del 79 d.C.; il Club partecipa inoltre a quello importantissimo su “Inquinamento ambientale e salute nell’area del Sarno”. Viene gemmato il Rotaract di Sorrento. L’anno culmina con la celebrazione del 60° anniversario del Club, festeggiato,alla presenza delle massime Autorità rotariane, con la coniazione di una medaglia commemorativa per i soci e la pubblicazione di un libro, che, ideale prosecuzione di quello edito in occasione del cinquantenario, racconta – in maniera sintetica ma dettagliata – la storia degli ultimi dieci anni.

Sulla scia di Giancarlo, nell’anno successivo Paolo Cascone cura particolarmente l’affiatamento e l’amicizia tra i soci, aumentando le percentuali di presenza alle riunioni, alcune delle quali svolte presso le abitazioni di soci, che generosamente mettono a disposizione la loro accoglienza, permettendo di destinare alla Rotary Fondation le somme così risparmiate. Belle le gite, ma soprattutto intensa l’attività progettuale, che vede la creazione di un’aula informatica presso il nuovo Punto Rotary della parrocchia di Sant’Antonio, l’allestimento di una biblioteca presso l’Istituto comprensivo “Luigi Denza”, l’istituzione di Borse di Studio per studenti meritevoli. Continua l’attività del Punto Rotary del Centro antico, si svolge un memorabile Concerto di Natale in Cattedrale, la XXV edizione della “Premiazione degli Alunni meritevoli” e l’VIII edizione del Progetto Sarno, viene assegnato il “Premio Stabiesi illustri”. L’anno culmina con l’assegnazione della Borsa per Ambasciatori della Pace alla candidata del Club dott.ssa Chiara Liguori, il riconoscimento dell’Attestato Presidenziale Oro al Club, e la grande gioia per la nomina del socio Salvatore Iovieno a Governatore per l’anno 2018-19.

Anche Raffaele Aruta, nel suo anno di servizio cura particolarmente l’affiatamento e l’amicizia non solo tra i soci, ma anche con i Club viciniori (memorabile l’Interclub a Gragnano con nove Club campani). Svolge al contempo una frenetica attività progettuale: progetto “Anoressia e Bulimia” con importanti convegni e pregevole pubblicazione, progetto “Riscoprire Stabiae con gli occhi dei bambini” con il coinvolgimento di centinaia di bambini ed il restauro della statua settecentesca di Venere presso la Reggia di Quisisana, progetto “Gioco…sento…insieme a te” per il miglioramento dei prerequisiti dell’apprendimento dei bambini e corsi di formazione per i docenti, progetto “Orgoglio sportivo stabiese”, con la premiazione di atleti di tutti i tempi che hanno illustrato Castellammare con le loro imprese. Viene allestito un pregevole Presepe napoletano in stile settecentesco presso il Punto Rotary della Parrocchia di S. Antonio ed assegnato il “Premio Stabiesi illustri” al prof. Francesco Saverio Faella. Il Club riceve il premio come 1° classificato nel Distretto per la contribuzione pro-capite, il premio per aver contribuito alla R.F. con oltre 100$ con il 100% dei soci, il premio per il supporto fornito alla campagna End Polio now, premi naturalmente riferiti alla precedente gestione. Viene infine insignito dal Governatore de Donato dell’onorificenza PHF, da apporre sul labaro.

L’anno di Giulio Clemente, culminato nell’investitura del socio Salvatore Iovieno a Governatore del Distretto 2100, è caratterizzato dall’infaticabile zelo del Presidente, che alterna importanti iniziative a favore del territorio a momenti interni volti a favorire l’affiatamento tra i soci, riuscendo a creare una invidiabile atmosfera di serenità e amicizia. Ricordiamo quindi i momenti di riflessione sui beni culturali, sui problemi portuali, sui rapporti tra istituzioni e società civile per il recupero del territorio, sul disinquinamento del Sarno, sull’alternanza scuola-lavoro, sulla salute della madre e del bambino, sulle devianze minorili, l’incontro con la Comunità di recupero Fanelli, la partecipazione attiva allo Stabia Festival, il Concerto di Natale e quello di Primavera; ed, al contempo, le riunioni in casa dei soci, la visita al Museo di Pietrarsa e alla Villa di Oplonti, la visita al Tesoro di San Gennaro, l’incontro con Rotaract e Interact.